Friday 24 April 2009

Ipocrisie sulla Cina

Nel suo articolo sul Corriere della Sera, Con gli occhi a Pechino, Piero Ostellino elogia la Cina per essersi aperta al mercato. La Cina non sarebbe piu’ una minaccia per l’Occidente democratico e liberale.
Ma la Cina non e’ un regime comunista dove i diritti umani vengono sistematicamente violati?
Evidentemente la liberta’ piu’ importante e’ quella di poter creare un’azienda e commerciare con il resto del mondo. Le altre liberta’, politiche, sindacali, di stampa, etc..., contano meno.
Di pseudo liberali che predicano ogni giorno su giornali e reti televisive se ne puo' fare tranquillamente a meno. Per loro l’unico valore e’ il Dio Denaro.
A sinistra poi ci sono quelli che pensano che la Cina sia un paese socialista. Io vedo solo un paese entrato completamente nel sistema capitalistico anche se c'e' un partito Comunista al potere e con ancora un forte controllo dello Stato.

The Dilemma Market-State

Some commentators and policy-makers think that financial markets, as we have known them so far, should be saved.
But it is exactly the excessive importance of the financial market and high private and public debts to have caused this international crisis.
The ideology of deregulation, has failed.
Paul Krugman, noble price of Economics, is one of the most important supporters of the idea that the financial system should be changed (The Market Mystique).
The State, no longer "the problem", should regulate the market.
However, people who are in charge and should set-up the rules, are the ones who have worked for financial institutions which have caused the disaster. This article by Michael Hirsh, ‘Government Sachs’ Is Back, is very enlightening and clearly explains how Goldman Sachs and other big Companies have always influenced the American Government policies and now one of their man is Treasury Secretary. Is he, with his team, going to change something?

Friday 10 April 2009

Il dilemma Stato-Mercato

Nel suo editoriale sul Corriere del primo aprile, Non far morire i mercati, Francesco Giavazzi invita i politici e policy makers a non far morire i mercati.
Ma non e' stato proprio un eccessivo peso dei mercati finanziari e l'eccessivo indebitamento a portarci in questa crisi?
Non e' un problema di antagonismo tra Stato e Mercato. E' necessario che il primo stabilisca delle regole per il buon funzionamento del secondo. Non e' lo Stato che uccide il Mercato bensi' l'assenza di regole. Questa crisi ha sancito il fallimento del paradigma liberista per il quale il mercato si autoregola.
Il premio nobel per l'economia e opinionista del New York Times, Paul Krugman (foto a lato), e' uno degli esponenti di spicco della scuola neo-kenesiana e sostiene esattamente il contrario di Giavazzi: il mercato finanziario, cosi' come lo abbiamo conosciuto, non deve essere resuscitato (The Market Mystique).